La storia dell'azienda nelle parole del conte dr. Giorgio Caballini, amministratore unico dell'azienda:
"Tutto è cominciato quando nel lontano 1949 mio padre, il conte Vincenzo Caballini, impiegato alla Fiat di Trieste decise che quel lavoro gli andava troppo stretto. L'azienda cercò di trattenerlo con la promessa di farlo diventare subito capo filiale. Fu inutile, la nuova strada era stata tracciata e così, il 20 agosto1949, con una raccomandata esposta al piano terra del Museo, la Fiat accettò, a malincuore, le sue dimissioni, congratulandosi per il nuovo incarico e facendogli i "migliori auguri di un ottimo successo". Mio padre vide che quella attività, allo stato poco più che embrionale, che si chiamava Dersut poteva fare al caso suo e decise di trasferirsi a Conegliano, con il pieno appoggio, sempre incondizionato negli anni a venire, di mia madre Elisabetta, oriunda triestina. Molti si chiedono quale sia il significato e da cosa derivi il nome Dersut: è l'acronimo dei cognomi dei due soci triestini (De Rosa e Suttora) che nel 1947 costituirono l'azienda composta da due soli rappresentanti ed un operaio. Mio padre decise di conservarne il nome. Negli anni successivi l'azienda ha cambiato tipologia di clientela, passando dalla fornitura dei negozi alimentariai pubblici esercizi. Oggi Dersut serve il canale Ho.Re.Ca. (hotel, ristoranti, caffetterie) mentre ha scelto di non servire la grande distribuzione".
(intervento di apertura del dr. Caballini all'inaugurazione del Museo del Caffè, pubblicato su "Areo - Argomenti e Opinioni di Unindustria Treviso", n.38, 2011, p.104)